Anatolia, Turchia
La leggenda che fa storia di re Mida.
La misteriosa e antica tribù anatolica dei frigi una volta abitava questa valle scavata nella roccia, conosciuta come Frig Vadisi, che si estendeva in modo irregolare oltre i territori di Kütahya, Eskişehir e Afyonkarahisar, a sud-est di Bursa. Gordion era la capitale della Frigia di Re Mida ed il luogo ove, Alessandro il Macedone, tagliò il Nodo Gordiano, guadagnandoci la chiave per l’Asia. Qui si può visitare il tumulo del Re Mida con la sua tomba, che tramutava in oro qualsiasi cosa toccasse, mentre nelle vicinanze le vestigia dell’antica città di Gordion che conserva i mosaici dei frigi risalenti il VIII sec. a.C., i più antichi esistenti al mondo.
Itinerario
1° giorno
Milano/Malpensa – Istanbul (navigazione da Yenikapi a Yalova) – Bursa
Partenza da Milano/Malpensa con volo di linea per Istanbul.
Arrivo, incontro con la guida e proseguimento per il porto di Yenikapi.
Imbarco e navigazione sino a Yalova.
Giunti a Yalova, continuazione via strada, per Bursa giungendo nel tardo pomeriggio.
Cena e pernottamento a Bursa.
2° giorno
Bursa
Trattamento di pensione completa.
Intera giornata dedicata alla visita di Bursa, prima capitale del regno ottomano tra il 1335 e il 1363, che prende il nome del suo fondatore Re Prusias della Brinia, come piccolo emirato proprio vicino a questa città, iniziò il suo processo di espansione. Proprio in virtù di questo aspetto la città è stata inserita nel patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 2014. I monumenti più importanti di Bursa sono le moschee tra cui spicca quella di Ulu Cami, la più grande, un importante esempio della prima architettura ottomana che prende molto dall’architettura Seleucide. E’ un grande edificio rettangolare che ha ben 20 cupole e due minareti e fu fatto costruire dal sultano Bayezid dopo la sua vittoria nella battaglia di Nicopolis vinta nel 1396 contro i crociati europei. Nella moschea ci sono 192 iscrizioni monumentali e una fontana dove i devoti possono compiere le loro abluzioni rituali. L’atmosfera in queste moschee è più intima e lo stile meno sontuoso di quelle realizzate successivamente alla conquista di Costantinopoli. La Yesil Camii, o moschea verde, è un’altra delle bellezze della città. Fatta costruire dal sultano Mehmet per celebrare il suo ritorno al potere dopo l’invasione di Tamerlano. Ha un armoniosa facciata e belle decorazioni in marmo e deve il suo nome al verde delle maioliche del suo interno. Una scalinata porta al sontuoso hünkar mahfili, una specie di postazione da cui il sultano assisteva alle funzioni nella moschea. Nella moschea è anche presente un museo che espone ceramiche del 1300-1500, gioielli, calligrafie e altro. Vicino alla moschea verde, disegnato dallo stesso architetto, c’è lo Yesil turbe, il bel mausoleo maiolicato del quinto sultano ottomano, Mehmed I. Di forma esagonale è posto in posizione sopraelevata rispetto al resto del complesso. A dispetto del suo nome il colore prevalente delle maioliche è l’azzurro, Bursa ha avuto durante il periodo ottomano una lunga tradizione di produzione e commercio di seta. Bursa era l’estremità occidentale della via della seta e i bozzoli vi arrivavano direttamente dalla Cina.
Una parte del quartiere del bazar di Carsi chiamata Koza han, è ancora occupata da mercanti che vendono seta e broccati, sebbene la maggior parte sia oggi materiale di importazione.
Pernottamento a Bursa.
3° giorno
Bursa – Aizanoi – Kütahya
Trattamento di pensione completa.
Partenza per Aizanoi, scoperta nel 1824 questa piccola città ellenistico-romana, è stata in questi ultimi anni oggetto di accurati scavi archeologici che hanno permesso di metterne in luce il fascino. Le ceramiche ritrovate ad Aizanoi rimontano al 2900-2600 a.C. e permettono di stabilire l’antichità di questo insediamento sito nella parte occidentale dell’Anatolia. Divinità principale della città era Zeus, in cui onore fu eretto un tempio che a tutt’oggi è il meglio conservato dell’Anatolia. Si giunge a Kütahya, che sorge sulla pendice dell’Acem Dagi, sul luogo dell’antica Kotyaeum. Da vedere la moschea dell’emiro Imad ed-din Hazar Dinar, la madrasa Vacidiye e quella di Yakur Bey, la Bakili Medresesi, la Kutuphane (biblioteca) ed infine la Kasim Pasa Camii e l’Ulu Camii. Quest’ultima, restaurata dal grande Sinan, è una moschea con cortile, in origine costruita su 57 colonne lignee, in seguito sostituite da colonne marmoree.
Pernottamento a Kutahya.
4° giorno
Kütahya – Midas Sheri – Afyonkarahisar
Trattamento di pensione completa.
Partenza per il sito storico di Midas Şehri, il nome dato all’insediamento scavato nella roccia dai Frigi intorno a quello che oggi è il piccolo villaggio di Yazılıkaya di Esksehir nella zona conosciuta come Frig Vadisi (Valle Frigia). Il suo monumento più appariscente è una tomba impennata scavata nella roccia che è conosciuta come la Tomba di Mida perché l’iscrizione frigia sulla facciata menziona un Mida (anche se non era necessariamente il noto re Mida delle orecchie dell’asino). Una statua di Kybele, la dea Madre, potrebbe essere stata una volta in piedi di fronte ad essa. È un’esperienza straordinaria per Mida vissuta così tanto tempo fa che la maggior parte di ciò che sappiamo di lui è leggenda, non storia. Fu il re Mida a pregare che tutto ciò che toccava si trasformasse in oro e vivesse per rimpiangerlo. Era anche il re Mida che aveva le orecchie d’asino e cercava di mantenere il fatto segreto. Ma quando uccise il suo barbiere, gli alberi sopra la sua tomba sussurrarono nella brezza “Il re ha le orecchie da asino”. Nelle vicinanze si trovano altre sculture e decorazioni e in cima alla collina c’è un trono di pietra scolpito nella roccia viva, di nuovo con la strana scrittura frigia appena visibile. Secondo la tradizione doveva essere qui che Mida sedeva nelle sere d’estate con le sue mogli e i suoi cortigiani al culmine della sua gloria.
Un viaggio attraverso la Frigia deve finire ad Afyonkarahisar, il crocevia della Turchia occidentale, un affascinante centro storico incastonato sotto il suo castello su una ripida falesia. Nell’antichità la città era conosciuta come Acroënus. Cadde sotto i turchi di Seljuq nel 13° secolo e fu ribattezzata Karahisar (“fortezza nera”) per l’antica fortezza situata in cima a un cono di roccia vulcanica a circa 200 metri sopra la città. La parola afyon (” Oppio”) è stato successivamente aggiunto al nome della città come riflesso del prodotto principale della regione. La città passò per breve tempo sotto il dominio ottomano nel 1392–1402 e poi definitivamente nel 1428–29. Fu gravemente danneggiato nella Guerra d’indipendenza turca (1919–1922), quando fu occupato due volte dalle forze greche. I monumenti storici di Afyonkarahisar includono la fortezza parzialmente in rovina (il punto di riferimento della città), l’Ulu Cami (Grande Moschea) del XIII secolo e il ponte Altığöz costruito dai Seljuq. Il museo archeologico locale è ospitato in una vecchia scuola teologica.
Pernottamento ad Afyonkarahisar.
5° giorno
Afyonkarahisar – Sultanhani – Akşehir – Egridir
Trattamento di pensione completa.
Partenza per raggiungere Egridir con sosta a Sultanhani per la visita al bellissimo caravanserraglio, un gioiello dell’arte islamica del periodo selgiuchide. Il Caravanserraglio di Sultanhani è uno dei meglio conservati dell’Anatolia che veniva usato in passato come area di sosta delle carovane che percorrevano la via della Seta in direzione della Persia. Fatto costruire nel 1229 dal sultano Alâadin Key Kubat I. Al centro dell’ampio cortile a portici si trova una moschea. In fondo un’immensa sala probabilmente usata come stalla. Sulla destra quelli che dovevano essere il refettorio (sulla porta di ingresso di una di queste sale domina la scritta yemek hane), i bagni e le stanze in cui dormivano i commercianti. Prima di raggiungere Egridir, sosta ad Akşehir, anticamente importante centro della cultura turco-persona. La città è meglio conosciuta come la casa di Nasreddin Hoca o del Mullah Nasruddin, un “ saggio sciocco e saggio sufi “ famoso per la sua arguzia popolare. La città è presente in molte storie di Hoca e si rinnova, ogni anno, con festival in luglio.
Pernottamento a Egridir.
6° giorno
Egridir – Antiochia di Pisidia – Beysehir – Konya
Trattamento di pensione completa.
Partenza per l’Antiocheria di Pisidia, nell’odierna Yalvaç, sorgeva Antiochia di Pisidia, fondata da Seleuco I Nicatore nel 280 a.C. e tornò sotto dominio romano nel 27 a.C. mentre Ottaviano Augusto era imperatore. La sua distruzione risale al 713 d.C. e fu causata da un’incursione araba. In questo territorio, nel 46 d.C., San Paolo arrivò con Barnaba e predicò il Vangelo alle comunità che vi abitavano. In posizione strategica sul confine tra le antiche regioni di Frigia e Pisidia, essa divenne un importante centro bizantino, ma fu abbandonata nell’VIII secolo a seguito delle incursioni arabe. Gli scavi archeologici, ancora in corso, hanno permesso di portare alla luce antichi e preziosissimi mosaici che simboleggiano la pace con St. Tekla e motivi a forma di piccione, un mosaico fatto con pietre colorate di alta qualità. In seguito proseguimento per Beysehir che conserva la moschea Esrefoglu Camii, una delle più belle moschee medievali di tutta l’Anatolia, costruita nel 1296 con 42 colonne in cedro e uno splendido mihrab con piastrelle blu.
Proseguimento per Konya, la città di Mevlana, in Anatolia centrale.
Pernottamento a Konya.
7° giorno
Konya
Trattamento di pensione completa.
Konya, la città costituisce, nel panorama delle città turche, un caso del tutto particolare, determinato sia dalle peculiari caratteristiche ambientali (si trova al centro di un’ oasi verdeggiante che contrasta con l’arida steppa circostante) sia da un glorioso passato (fu capitale del sultanato selgiuchide di Rum, il più potente stato medievale costituito dai Turchi in Anatolia e molti dei suoi monumenti risalgono a quel periodo). A ciò si aggiunga di essere considerata città santa, uno dei capisaldi del sufismo. Visita al monastero dei Dervisci Danzanti, ordine monastico fondato da Mevlana Celaleddin, del museo Karatay, antica scuola teologica dell’epoca dei selciuchidi, della moschea di Alâeddin che è il principale monumento. L’edificio fungeva da “Moschea del Trono” per il selgiuchede sultanato di Rum e contiene il mausoleo dinastico. Fu costruita, a tappe, tra la metà del XII e il XIII secolo.
Pernottamento a Konya.
8° giorno
Konya – Milano/Malpensa
Prima colazione.
Trasferimento in tempo utile all’aeroporto di Konya e partenza con volo di linea, via Istanbul, per Milano/Malpensa.
Prestazioni e quote
Quota individuale di partecipazione:
Fr. 3.150.-
Supplemento camera singola: Fr. 350.-
Ass.obbligatoria annullamento viaggio: Fr. 120.-
(valida solo in caso di annullamento prima della partenza)
La quota comprende:
Passaggio aereo con volo di linea Malpensa/Istanbul – Konya/Malpensa.
La tariffa aerea è calcolata in classe economica speciale. In fase di prenotazione, se non ci fosse la medesima disponibilità nella classe speciale, la quotazione potrebbe subire delle variazioni di prezzo.
Accomodamento alberghiero di categoria 4 stelle.
Trattamento di pensione completa dalla cena del giorno di arrivo alla cena del giorno di partenza.
Visite ed escursioni come da programma.
Ingressi ai luoghi in visita come da programma.
Guida locale–accompagnatore parlante italiano per tutta la durata del viaggio.
La quota non comprende:
Mance, bevande e tutto quanto non indicato sotto la voce “ La quota comprende”.